In 12 anni circa, le raccomandazioni del governo statunitense sono passate da suggerire che la supplementazione di calcio può essere necessaria per proteggere la salute delle ossa a  quella di “non assumere integratori”. Cosa è successo?

Tutto è iniziato con uno studio del 2008 in Nuova Zelanda: Studi a breve termine hanno dimostrato che la supplementazione di calcio può abbasare la pressione sanguigna di circa un punto. Anche se l’effetto sembra essere transitorio, scomparendo dopo pochi mesi, è meglio di niente. E l’ eccesso di calcio nell’intestino può causare malassorbimento dei grassi, riducendo l’assorbimento di grassi saturi e aumentando il contenuto fecale di essi. E, con meno grassi saturi assobiti ,anche il colesterolo potrebbe abbassarsi. Così, i ricercatori neozelandesi si aspettavano , dalla somministrazione alle donne di integratori di calcio, un abbassamento dei tassi di attacco cardiaco. Con loro sorpresa, tuttavia, sembravano esserci più attacchi di cuore nel gruppo soggetto a supplementazione di calcio.

Pura e semplice casualità? Tutti gli occhi sono allora stati rivolti  alla Women’s Health Initiative, il più grande e più lungo studio randomizzato e controllato sulla integrazione di calcio. Il nome può sembrare familiare, perchè è lo studio che ha scoperto quanto sia pericolosa la terapia ormonale sostitutiva. L’ Health Initiative non ha riportato effetti avversi. Tuttavia, la maggior parte delle partecipanti assumeva integratori di calcio già prima che lo studio iniziasse; così, di fatto, lo studio ha semplicemente confrontato una integrazione più elevata con una a basso dosaggio. Ma se si torna indietro, le donne che non assumevano integratori e poi sono state randomizzate nel gruppo integratore, hanno effettivamente sofferto un numero significativamente maggioredi attacchi di cuore o ictus.

 

I ricercatori hanno scavato altri dati dagli studi su infarto e ictus nelle donne randomizzate in gruppi con integratori di calcio con o senza vitamina D , e tale ricerca ha confermato il pericolo e la maggior parte degli studi di popolazione concorda che gli  integratori di calcio tendevano a determinare  un aumento dei tassi di malattie cardiache, ictus, e morte.
L’industria degli integratori ha accusato i ricercatori di basarsi in parte su dati auto-riferiti ,come il semplice chiedere ai pazienti se avessero avuto un attacco di cuore o no, piuttosto che verificarlo. E in effetti, a lungo termine, l’integrazione di calcio ha causato ogni sorta di disturbi gastrointestinali, tra cui 2 volte il rischio di essere ricoverato in ospedale con sintomi acuti che potrebbero essere stati confusi con un attacco di cuore. Ma….. no! l’aumento del rischio è stato osservato in modo coerente, attraverso le prove se gli attacchi di cuore si fossero effettivamente verificati.
Perché gli integratori di calcio aumentano il rischio di attacco cardiaco, e ciò non accade con il calcio che si ottiene dalla dieta? Forse perché quando si prendono pillole di calcio si ha un picco di calcio nel sangue, che non si verifica mangiando alimenti ricchi di calcio.
A poche ore dall’assunzione di un integratore, i livelli di calcio nel sangue salgono vertiginosamente e possono rimanere così per più di otto ore. Questo produce evidentemente un cd. stato di ipercoagulabilità,  che può aumentare il rischio di coaguli nel cuore al cervello. E, in effetti, più elevati livelli ematici di calcio sono legati a tassi di infarto e ictus più elevati. Così, il meccanismo può essere che gli integratori di calcio elevano in modo innaturalmente rapido e sostenuto i livelli di calcio nel sangue, che possono avere una varietà di effetti potenzialmente problematici.
I supplementi di calcio sono stati ampiamente adottati come, metodo sicuro e naturale di prevenzione delle fratture osteoporotiche. Ma, sta diventando chiaro che l’ assunzione di calcio in una o due dosi giornaliere non è naturale, in quanto non riproduce gli stessi effetti metabolici del calcio nel cibo. E inoltre, vi è una crescente evidenza che la supplementazione di calcio può non essere affatto sicura. Perciò una gran parte delle organizzazioni che si occupano della salute ossea ora raccomanda che gli individui soddisfino il loro fabbisogno di calcio con la dieta a preferenza degli integratori. Ma se non possiamo soddisfarlo attraverso la sola dieta,i benefici per le ossa sono superiori ai rischi per il cuore?

Questo discorso si potrebbe fare per ogni farmaco: i medici continuano a scrivere prescrizioni per farmaci nella speranza, che,almeno, i benefici superino i rischi.
Sì, infarti e ictus possono essere devastanti, ma anche Il rischio di morire nei mesi successivi ad una frattura dell’anca è notevole : circa una donna su cinque non sopravvive un anno, dopo una frattura dell’anca.
Va da sé che diventa centrale valutare il rapporto rischio-beneficio. Quindi, quanto sono efficaci integratori di calcio nella prevenzione delle fratture dell’anca?
L’apporto di calcio, in generale, non sembra essere correlato al rischio di frattura dell’anca, e quando le persone hanno ricevuto integratori di calcio, non solo non c’era alcuna riduzione del rischio di fratture dell’anca, ma, sembrava esservi addirittura un aumento del rischio : gli studi controllati randomizzati hanno suggerito un 64% in più di rischio di fratture dell’anca con supplementazione di calcio rispetto al placebo.
Ma allora quando e dove è nata l’idea che gli integratori di calcio potessero aiutare le nostre ossa?
Questo studio influente, nel 1992,  ha trovato che una combinazione di vitamina D e supplementi di calcio potrebbe ridurre i tassi di frattura dell’anca del 43%. Ma, questo studio  è stato condotto su  donne “istituzionalizzate”, ad es. in case di riposo, carenti di vitamina D perchè non vedevano mai sole.
Ma per le donne che vivono in modo indipendente, nella comunità, le ultime raccomandazioni ufficiali su calcio e vitamina D per prevenire l’osteoporosi sono prive di ambiguità: non integrare. Come mai? Perché in mancanza di prove convincenti di beneficio,  non vale la pena di correre  rischi, non importa quanto piccoli: In questo studio, invece di dare a donne residenti in una casa di cura vitamina D e calcio,  si sono randomizzate donne indipendenti in 2 gruppi : un gruppo “ esposizione alla luce solare” ed un gruppo “integratori di calcio”, ed il gruppo integratori di calcio aveva mortalità significativamente aumentata rispetto al gruppo “esposizione alla luce solare”.
Anche se i supplementi di calcio non sembrano  prevenire le fratture dell’anca, essi possono ridurre il rischio di frattura complessivamente del 10% circa. Quindi, ecco il rapporto rischio-beneficio: se un migliaio di persone hanno preso supplementi di calcio per cinque anni, ci si aspetta di vedere 14 attacchi di cuore in più, il che significa 14 persone che non avrebbero avuto un attacco di cuore, se non avessero preso integratori di calcio; 10 Ictus che altrimenti non si sarebbero verificati, e 13 morti, persone che sarebbero state in vita se non avessero iniziato gli integratori. Il tutto contro le 26 fratture che sarebbero state evitate. Ora, non è certamente bello cadere e rompersi un polso, ma a guardare il rapporto rischio/beneficio è difficile non concludere che gli integratori di calcio stiano facendo più male che bene.
L’assunzione di calcio nella dieta non ha invece alcuna delle suindicate controindicazioni.
Ma quanto calcio dovremmo assumere? A differenza di molti altri nutrienti, non c’è consenso internazionale. Ad esempio, nel Regno Unito, la raccomandazione per gli adulti è di 700 mg al giorno, negli Stati Uniti, è fino a 1.200 al giorno.
Dati più recenti, suggeriscono che il fabbisogno di calcio per gli uomini e le donne è inferiore a quanto stimato in precedenza : hanno scoperto (OMG), infatti, che l’equilibrio del calcio è altamente resistente al cambiamento in una vasta gamma di assunzioni, il che significa il nostro corpo non è stupido: se mangiamo meno  calcio, il nostro corpo ne assorbe di più ed espelle di meno, e viceversa, se si assume più calcio, se ne assorbe meno ed espelle di più, per rimanere in equilibrio.

In conclusione, l’evidenza scientifica suggerisce che l’assunzione di calcio nella dieta non è qualcosa di cui la maggior parte delle persone debba  preoccuparsi.

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